Sono convinto che ogni uomo degno di tutto quello che ha e che cosa no. I loro genitori, i loro figli, lavoro, macchine in tutto. Se ho sentito da colleghi di fallimento: «Beh, una commedia cattiva, gli artisti deboli, sì gli spettatori non capiscono nulla», allora capisco: lui stesso ha scelto, lui stesso organizzato. Quando una persona si lamenta per i loro cari, questo significa che con loro non è riuscito a entrare in alcuni altri, i fedeli, gli elevati rapporti. E appena sento che non mi torna, da qualche parte male, sto cercando la causa in se stesso. E se la trovo, allora tutto è corretto. Via d'uscita c'è, sicuramente. Siamo proprio destino. Resta inteso che ci sono posto qualche imprevisti, ma comunque ognuno di noi è padrone della propria vita. Io rispondo per la mia vita, io sono la sua formazione, e l'ho motivare. Lo vivo.
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